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Darren Aronofsky

The Whale | Recensione | Unpolitical Reviews

Scheda:

poster di The Whale
Titolo Originale:
The Whale
Regia:
Darren Aronofsky
Uscita:
4 settembre 2022
(prima: 9/12/2022)
Lingua Originale:
en
Durata:
117 minuti
Genere:
Dramma
Soggetto:
Sceneggiatura:
Samuel D. Hunter
Fotografia:
Matthew Libatique
Montaggio:
Andrew Weisblum
Scenografia:
Lisa Scoppa
Musica:
Rob Simonsen
Produzione:
Darren Aronofsky
Ari Handel
Jeremy Dawson
Produzione Esecutiva:
Scott Franklin
Tyson Bidner
Casa di Produzione:
A24
Protozoa Pictures
Budget:
$3 milioni
Botteghino:
$55 milioni
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Redazione

7

Pubblico

Redazione
Pubblico

Cast:

Charlie
Brendan Fraser
Ellie
Sadie Sink
Liz
Hong Chau
Thomas
Ty Simpkins
Mary
Samantha Morton
Dan The Pizza Man
Sathya Sridharan
Young Ellie
Jacey Sink
Liam (uncredited)
Wilhelm Schalaudek

Trama:

Anticipazione

Trama Completa

Charlie, un uomo obeso, cerca con tutte le sue forze di riallacciare i rapporti con sua figlia.Mentre la sua condizione non fa che peggiorare il suo obbiettivo non cambia. Vuole il perdono di Ellie, ma più di tutto vorrebbe per lei una bella vita.

Recensione:

The Whale è il grande ritorno di Darren Aronofsky sul grande schermo, dopo cinque anni dall'uscita di Madre. Tratto dall'omonima opera teatrale (del 2012) scritta da Samuel D. Hunter, si è aggiudicato ben tre candidature agli Oscar 2023: miglior attore protagonista, miglior attrice non protagonista e miglior trucco e acconciatura.

Dalla trama drammatica e commovente, attinge dalla vita (lo stesso Samuel D. Hunter soffrì di obesità) e mostra sul grande schermo una storia verosimile; costruendo una freccia che fin da subito punta al cuore dello spettatore.


La storia mostrata è tanto semplice quanto complessa, un uomo che dopo un trauma si rifugia nel cibo e, nonostante la consapevolezza di dove questo lo stia portando, non fa nulla per cambiare.


Ma cosa ruota attorno a Charlie? Quali sono i suoi pensieri e le ragioni che lo spingono a vivere cosi? Piano piano il quadro, in superfice banale e poco interessante, si riempie di informazioni e sfumature e mentre il film giunge alla fine, si è combattuti tra il biasimo e la comprensione.

La verità raccontata è il punto di forza della sceneggiatura, ma rimangono in sospeso troppe domande. Del protagonista sappiamo ben poco, al di là della sua situazione e del perché ci sia arrivato. Stessa cosa dell'ex moglie, della figlia, di Thomas e di Liz, che ci vengono presentati solo in relazione all'obesità di Charlie, senza avere vita propria.

Gli ultimi minuti sono disorientanti, si allontanano improvvisamente da quella visione intima e vera per rincorrere un ideale, una sorta di lieto fine forzato e non necessario. Un finale che sembra in parte tradire il patto iniziale tra narrazione e spettatore.

Anche la scenografia è interamente utilizzata come pilastro della condizione d'obesità, ma al contrario dei personaggi, la cui mancata caratterizzazione toglie intensità, ci fa partecipi dell'immobilità e dell'opprimente monotonia della vita di Charlie.

La sua casa è tutto quello che vediamo, salotto, cucina e bagno, sono gli unici spostamenti possibili; pareti di una casa ormai diventata prigione.

L'atmosfera è realistica e la fotografia accentua il distacco tra le ombre all'interno e la luce che trapela dalle finestre e che entra violentemente quando viene aperta la porta d'ingresso.

Brendan Fraser è intenso e commuovente: l'apice della sua interpretazione è raggiunto nel dialogo che il suo personaggio ha con l'ex moglie; lei sta per uscire dalla porta, lui si volta a guardarla e, inquadrato in un primo piano, con la faccia rossa e segnata dalle lacrime le dice che ha bisogno di far almeno una cosa giusta nella sua vita; riferendosi all'eredità che vuole lasciare alla figlia.

Nei suoi occhi si legge costantemente il dolore e la rinuncia, ma al contempo la positività e la speranza che ripone negli altri.

Un ruolo che ha indossato alla perfezione, fino all'ultimo kilogrammo.

A cura di Rebecca Casati.
Pubblicato il 27 febbraio 2023.

Pro:

  • Scenografia efficace.
  • Interpretazione di Brendan Fraser.

Contro:

  • Mancata caratterizzazione dei personaggi.
  • Finale che si allontana dall'intera narrazione.

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